Mucha

On 31/08/2014 by dellabellezza

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Manifesto per Gismonda

Manifesto per Gismonda

 

Alphonse Mucha fu un artista molto prolifico che lavorò in molti campi abbracciando svariati generi. Tra i suoi soggetti preferiti vi sono le figure femminili, i fiori e la natura, inseriti in modelli molto complessi e ripetuti in modo da dare una visione ipnotica e destare meraviglia. Si ispirò al Rococò, all’arte celtica, giapponese, riprese elementi gotici e giudaici. Le sue donne sono fiere e romantiche, delicate, espressive, realistiche e molto grafiche allo stesso tempo.

Nacque in Moravia nell’Impero Austro-ungarico nel 1860, ma divenne famoso come principale esponente dell’Art Nouveau in Francia dopo la realizzazione del manifesto “Gismonda” del 1984 in cui ritraeva l’attrice Sarah Bernhardt. L’ncarico gli venne affidato solo per caso, in quanto l’attrice contattò l’agenzia per cui lavorava con piccoli incarichi il giorno di Santo Stefano, quando tutti erano in vacanza. Ma il talento dell’artista colpì a tal punto la Bernhardt che lo ingaggiò con un contratto di 6 anni, chiedendogli di produrre scenografie e costumi, nonchè manifesti.

 

 

 

 

Negli anni seguenti ebbe molti incarichi, creò manifesti pubblicitari e teatrali, pannelli decorativi, copertine di riviste, calendari, cartoline, menù, gioielli, posate, tessuti, tanto da pubblicare nel 1902 un “manuale per gli artigiani” che mostrava tutti i modelli necessari per creare uno stile Liberty e che prese il nome di Documents décoratifs. Tre anni più tardi venne pubblicato Figures décoratives, quaranta tavole raffiguranti modelli di donne, giovani da soli e in gruppo, inseriti in forme geometriche.

Elementi decorativi dal libro Documents decoratifs

Elementi decorativi dal libro Documents decoratifs, 1902

Dal 1906 al 1910 visse negli Stati Uniti, da dove tornò per stabilirsi a Praga. Convinto patriota, per la realizzazione dell’Epopea slava ottenne un finanziamento da un miliardario americano. L’opera ripercorreva i principali eventi della storia slava in una serie di 20 grandi dipinti che impegnarono l’artista per ben 18 anni.

L'Epopea slava, Gli Slavi nella lorro terra d'origine

L’Epopea slava, Gli Slavi nella lorro terra d’origine

Durante la seconda guerra mondiale i quadri vennero nascosti per evitare che venissero sequestrati dai Nazisti. Nel 1939 Mucha venne arrestato, interrogato e rilasciato dalla Gestapo, dopo che la Germania invase la Cecoslovacchia. Poco tempo dopo, il 14 luglio, morì a Praga, in circostanze ancora misteriose.

Mucha credeva fortemente che l’arte fosse un beneficio essenziale per l’umanità e che dovesse essere ammirata e goduta da più persone possibili. Per renderla accessibile la incorporò in oggetti di uso quotidiano e comuni beni di consumo. Spesso i suoi pannelli decorativi erano prodotti in serie in modo che anche i comuni cittadini potessero permettersi di acquistarla.

 

Reverie

Reverie

Testa di ragazza, 1900

Testa di ragazza, 1900

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