L’arte degli origami

On 04/01/2015 by dellabellezza

Fino al 15 gennaio 2015 sarà possibile vedere un’affascinante mostra sugli origami a Torino nelle cantine storiche di Palazzo Barolo. Già due anni fa la città aveva ospitato una mostra analoga che aveva visto la partecipazione di oltre 25000 persone, per cui Yoshin Ryu ha voluto riproporre un secondo capitolo intitolato “Origami 2. Universi di carta”, suddiviso in 5 sezioni aria, acqua, terra, fuoco e vuoto. L’allestimento della sala aria è stato curato dalle due origamiste Elisa Cavani e Marisa Cortese e comprende oltre 5000 pezzi raffiguranti foglie, farfalle e uccelli.

Foglie

Foglie

L’allestimento delle altre sale è gestito da Anna Ippolito e Marzio Zorio che hano realizzato grandi animali, pianeti e stelle, draghi e figure geometriche.

Leone

Leone

Balena

Balena

Geometr1

Figura geometrica

L’arte degli origami è antica quanto l’invenzione della carta, infatti questo nuovo materiale risultò ideale per ottenere delle forme in quanto era piegabile più volte e capace di mantenere la forma senza rompersi. La carta venne inventata in Cina nel 105 da Ts’ai Lun, un dignitario della corte imperiale, che trovò il modo di fabbricarla partendo da brandelli di stoffa usata. L’arte cinese del piegare la carta è conosciuta come Zhezhi e fu portata con la carta in Giappone nel VI secolo da monaci buddisti cinesi. Fu in queste terre che la tecnica prese il nome di origami e raggiunse livelli elevatissimi.

Il termine giapponese origami è composto dal verbo “oru” (che declinato diventa ori) che significa piegare  e dalla parola “kami” (che per eufonia diventa gami), cioè carta . L’origami insegna ad invenatre figure e forme di ogni genere, semplicemente piegando un foglio di carta.

Di seguito il link ufficiale alla mostra:

http://www.mostraorigami.it/

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